
Oggi
Clemente Mastella ha detto che a gennaio potrebbe lasciare il ministero della Giustizia. L'annuncio non sorprende. Mastella è un politico navigato. Al contrario di molti esponenti della coalizione di centro-sinistra che continuano a difenderlo, il leader dell'Udeur sa benissimo di essere ormai
l'uomo sbagliato nel posto sbagliato.
Fare il Guardasigilli, in un
paese in cui le classi dirigenti sfoggiano tassi di devianza criminale elevatissimi, è un mestiere difficile: si è sempre sulle prime pagine dei giornali, sì è sempre al centro dell'attenzione. E questo Mastella proprio non può permetterselo. Nella vita, come ha lui stesso ammesso durante un burrascoso forum con Micromega, non si è fatto mancare nulla. È stato amico di
Luciano Moggi, di
Lele Mora, di molte soubrette, di
Silvio Berlusconi, di una serie d'imprenditori sotto inchiesta a
Catanzaro per sperpero di fondi pubblici e persino di
Francesco Campanella, il massone che falsificò la carta d'identità utilizzata da Bernardo Provenzano per andare a farsi curare in Francia. Inevitabile quindi che ad ogni indagine sui più diversi tipi di consorterie occulte il nome di Clemente sia saltato fuori da verbali e intercettazioni.
Finché Mastella era uno tra i tanti, il dato era considerato quasi fisiologico. Ora non più: chiudere un occhio, anzi due, sui
comportamenti e le frequentazioni del ministro della Giustizia, persino in Italia è diventato impossibile. Così il leader dell'Udeur medita di defilarsi. Intanto quello che doveva fare lo ha fatto: ha portato a casa una
riforma dell'ordinamento giudiziario che per la prima volta consente al Guardasigilli d'intervenire sulle inchieste in corso domandando il
trasferimento d'urgenza di chi indaga. È riuscito a instradare verso un probabile
insabbiamento i fascicoli calabresi in cui egli stesso era indagato. Ha costretto il governo a far quadrato intorno a lui giocando le amate carte del ricatto politico.
Missione compiuta, insomma, soldato Mastella! Se Romano Prodi non cadrà il prossimo anno ci sarà un rimpasto, verranno tagliati molti dicasteri e anche per te ci sarà il meritato riposo. Ovviamente non a casa, ma su una
nuova e più comoda poltrona.