Quele repubblica.it27 giugno 2010
…In serata, raggiunto al telefono dal Tg3, il ministro [Brancher] non ha saputo indicare in modo chiaro quali sono le deleghe affidategli dal presidente del Consiglio.
"Sono quelle scritte, quelle scritte...sono sulla Gazzetta ufficiale...però non sono state ancora pubblicate...". Insomma, nessuna chiarezza sui compiti di un ministero che non solo all'opposizione, ma anche ad ampi settori della maggioranza, pare senza ragione d'essere. Nella stessa intervista anche la frase: "L'Italia perde i Mondiali e se la prende con me...mi ritengo una persona equilibrata e onesta di buon senso che ha sempre lavorato e continua a lavorare".
l'audio dell'intervista al Tg3il testo dell'intervista al Tg3www.governo.it18 Giugno 2010
La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, alle ore 12,30 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Silvio Berlusconi.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Gianni Letta.
Il Presidente Berlusconi ha annunciato al Consiglio di voler proporre al capo dello Stato la nomina a Ministro senza portafoglio dell’onorevole dottor Aldo BRANCHER, già Sottosegretario alla semplificazione normativa. Dopo l’esame dei provvedimenti all’ordine del giorno, il Consiglio si è interrotto alle ore 13,05. Il Presidente Berlusconi, il Sottosegretario Letta e l’onorevole Brancher si sono quindi recati al Quirinale, dove il neonominato Ministro ha giurato innanzi al Capo dello Stato.
Ripresi i lavori alle 13,50,
il Presidente Berlusconi ha informato il Consiglio delle sue intenzioni di conferire al neoministro Brancher la delega per tutti gli adempimenti relativi alla pratica e concreta attuazione del Federalismo amministrativo e fiscale. il Consiglio ha condiviso l’iniziativa e gli ha espresso le più vive felicitazione ed auguri.Documenti correlati
Provvedimenti DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: Conferimento dell'incarico e delega di funzioni al Ministro per la sussidiarietà e il decentramento on. Aldo BRANCHER.
Fonte: Guritel - Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana TelematicaEditore: Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato SpAGazzetta Ufficiale - Serie Generale n. 144 del 23-6-2010 Sommario
DECRETI PRESIDENZIALI
pag.19
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 18 giugno 2010
Nomina a Ministro senza portafoglio dell'on. Aldo BRANCHER. (10A07889)
La Stampa28 giugno 2010
Brancher, un passo indietro necessario per tutelare il Cavaliere
Se si rinviasse alla Consulta potrebbe essere bocciato
Antonella Rampinola Repubblica28 giugno 2010
Il ministro impresentabile
di Francesco MerloIl Tempo28 giugno 2010
L'azzardo e la durezza su Brancher
di Davide GiacaloneSapeva, non sapeva...Gianfranco Fini, Pdl, presidente della Camera, dopo la nota del Quirinale su Brancher, Il Messaggero, 26 giugno 2010:«I fatti parlano da soli, altro non si può aggiungere. E il bello è che non se sapeva nulla neppure Bossi»Corriere della Sera28 giugno 2010
Calderoli: Bossi sapeva tutto
Festa prima del giuramento
«Giusta la rinuncia allo scudo, mi ha ascoltato»
Alessandro TrocinoRoberto Calderoli fa il punto sull’intricato caso Brancher giunto, forse, all’epilogo...
Per qualcuno Bossi è stato scavalcato, se non peggio.
«No, da tempo si lavorava a far diventare ministro Brancher. Per Bossi l’opzione principale era Aldo alle Politiche agricole e Galan allo Sviluppo economico. Ma questa ipotesi non si è realizzata per problemi di equilibri interni al Pdl. A quel punto si è parlato di un ministro senza portafoglio».
Insomma, Brancher ministro a tutti i costi?
«Si voleva dare un riconoscimento al suo importante ruolo. Non si sono verificate le condizioni per l’Agricoltura, ma c’erano altri vuoti da riempire».
E qui comincia il giallo delle deleghe. «Qualcuno ha commesso un errore».
Qualcuno chi? «Non credo in malafede, ma la delega decisa era sul federalismo amministrativo ex articolo 118. Omettendo, per ignoranza, l’ultima parola, è sembrato che parte delle deleghe siano state sottratte a Bossi e non al ministro Fitto».
Fitto, forse, non è rimasto contento di questi movimenti. «Quindici giorni fa gli è stata data una delega importante sul piano per il Mezzogiorno, fondi Fas e contributi europei. Anche dopo un confronto con lui, sono state scritte le deleghe».
Il decreto con le deleghe, però, non è ancora uscito in Gazzetta. Come mai?«Non chiedetelo a me, spetta a Palazzo Chigi. Comunque passa sempre almeno un mese di regola dopo il giuramento: è successo a me, a Bossi e a molti altri. Non vedo il problema».
Bossi era a conoscenza delle deleghe?
«Certo che lo sapeva. La sera prima del giuramento abbiamo cenato insieme, presenti anche Tremonti e Brancher, all’Aeroclub di Roma. In quell’occasione abbiamo festeggiato anche il nuovo ministro». (...)
Come valuta il comportamento del Quirinale e la nota sul legittimo impedimento? «Fermo restando che le parole del presidente non si commentano, ha ragione Bossi:
Brancher ha fatto una cosa poco furba. Per questo da parte del Colle c’è stato un legittimo risentimento».
Il danno d'immagine al Il governo è grande. Ci sono andare le condizioni per avanti? «Se regge l’asse Berlusconi-Bossi si va avanti due o trecento anni».
Manca ancora all’appello il ministro allo Sviluppo economico. «Sì, l’ho sollecitato più volte a Berlusconi. Noi preferivamo Galan, ma
ora credo che il miglior ministro possibile sarebbe Berlusconi in persona. Se decide di farlo, però,
non dovrebbe farlo pro tempore ma assumersi l’incarico in pieno». ...