
da Il Fatto Quotidiano, 16 marzo 2010
C’è un solo
genere letterario più avvincente delle intercettazioni: i commenti alle intercettazioni sui giornali berlusconiani e “riformisti” (cioè berlusconiani non appartenenti a Berlusconi). La linea di quelli berlusconiani doc è nota: dipende da chi è
l’intercettato. Se è Berlusconi, le intercettazioni non si devono pubblicare, anzi non si devono proprio fare. Se è qualcuno del centrosinistra, si devono fare e pubblicare anche se coperte da segreto. Infatti, ora che c’è di mezzo il padrone, il Geniale chiede addirittura di “intercettare i magistrati” per “scoprire e punire chi passa notizie ai giornali”.
E’ lo stesso Geniale che pubblicò testualmente quelle segrete (neppure trascritte) tra
Fassino e Consorte prima delle elezioni del 2006, conservate in cassaforte dalla Procura in attesa di inviarle al gip e di lì alla Camera. E’ lo stesso Geniale che pubblicò le foto di un non indagato a proposito di una vicenda privata (Sircana in auto nei pressi di un trans), estranee al fascicolo processuale. Poi
Panorama pubblicò le telefonate segrete tra il premier Prodi e alcuni personaggi che ne raccomandavano altri. E noi, convinti che il giornalista debba pubblicare
tutte le notizie d’interesse pubblico, segrete o non segrete, di provenienza giudiziaria o diversa, scrivemmo che il Geniale e Panorama avevano fatto benissimo, anche violando il segreto (per Fassino e Prodi) e la privacy (di Sircana), visto che si trattava di personaggi pubblici e, nel terzo caso, di un tentato ricatto. Ma noi scriviamo per i lettori, non per il padrone.
Poi ci sono i giornali berlusconiani del
secondo tipo: quelli terzisti e “riformisti”. Sono tutti lì a spaccare il capello in quattro pur di non parlare dei fatti che disturbano le loro opinioni, anzi le smentiscono. Si domandano dov’è il reato, come se minacciare il presidente dell’Agcom e il dg della Rai perché trovino
un pretesto per chiudere Annozero fosse cosa lecita (l’ha spiegato ieri il procuratore Capristo, rispondendo alla richiesta-boomerang del geniale Ghedini, quali sono i reati: vedi agli articoli 317 e 338 del Codice penale). S’interrogano pensosi sulla
competenza di Trani, come se la questione si ponesse durante le indagini e non alla fine. Chiedono – per le penne di Macaluso jr. e di Cerchiobattista – di “attendere una sentenza definitiva” per giudicare ciò che è già sotto gli occhi di tutti. Ecco: se vedono un tipo uscire da una banca in mascherina e calzamaglia col sacco pieno, questi aspettano la
Cassazione per gridare al ladro.
Intendiamoci: la costernazione dei “liberali” del Pompiere della Sera dinanzi alle intercettazioni raccontate dal Fatto è comprensibile. Da anni si affannano a spiegare che: il miglior alleato del Banana è Di Pietro; chi racconta i processi al Banana fa il suo gioco; ogni puntata di
Annozero gli regala migliaia di voti; e, naturalmente, la tv non sposta voti. A furia di ripeterlo, sono riusciti a convincerne i leader del Pd e di mezza sinistra, che infatti detestano Di Pietro e Santoro, non parlano dei processi al Banana e il
conflitto d’interessi non solo non l’hanno mai risolto, ma manco lo nominano più.
Poi purtroppo, a sbugiardarli, provvedono le
intercettazioni: dal crac Hdc al caso Saccà allo scandalo Scodinzolini-Agcom, immortalano regolarmente il Banana tutto preso a cancellare
Di Pietro dalle tv (Mentana fu cacciato per averlo invitato a Matrix e Costanzo ha rivelato che il Banana lo chiamava solo quando aveva l’ex pm nel suo Show), a fucilare Annozero (come già Sciuscià), a bloccare i programmi che parlano dei suoi processi e cioè a dimostrare che la tv i voti li sposta eccome. Infatti la tv è e rimane sua. Mai una volta che lo si senta dire: “Di Pietro e Santoro mi fanno guadagnare voti, dunque li voglio in onda 24 ore su 24 a parlare dei miei processi”. Ecco: Di Pietro e Santoro sono i suoi
migliori alleati (diversamente da Casini e D’Alema, vere spine nel fianco), ma il Banana non lo sa: non se n’è mai accorto. Qualcuno, per favore, lo informi. Oppure avverta i pompieri della sera che è ora di cambiare musica.
(Vignetta di Bertolotti e De Pirro)
Legittimo un cazzo! - Le poesie di Carlo Cornaglia
Per il legittimo impedimento
ottiene la fiducia l’uomo ammodo
che non ha più motivi di sgomento
fino a processo breve e terzo lodo.
Autogiustificandosi ogni assenza
eviterà dei giudici i controlli
e chi è dotato di chiaroveggenza
sa già che prenderà tutti per polli.
(leggi tutto)
Segnalazioni
I politici - Ucuntu n.70, 16 marzo 2010
La video-intervista della tv olandese Nos a Marco Travaglio, in occasione dell'uscita dell'edizione olandese di Papi. Uno scandalo politico, di Marco Lillo, Peter Gomez e Marco Travaglio
Dieci domande a Marco Travaglio - Video intervista a cura di Luca Antonino in occasione della presentazione di Ad personam (edizioni Chiarelettere) a Milano, 11 marzo 2010.
Commento del giorno
di fabio - lasciato il 15/3/2010 alle 18:55 nel post Arbitri venduti
L'inchiesta di Trani? 'Sono scandalizzato'. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. 'Ci sono palesi violazioni della legge." Ah, finalmente reo confesso!